La continuità del progetto di lingua inglese nelle scuole mi permette di vedere e toccare con mano, la graduale consapevolezza dei bambini rispetto all’input linguistico e a tutte quelle competenze che l’approccio umanistico-affettivo contribuisce a sviluppare.
Il nostro gruppo sezione ha avuto la fortuna e possibilità di portare avanti il progetto: “Inglese un gioco da bimbi” con l’esperta Marcella Larosa per tutto il corso dei tre gli anni di scuola dell’infanzia dall’anno scolastico 2011-2012 al 2013-2014.
Il primo anno, il nostro è stato un po’ un progetto pilota, perché nella nostra scuola non si era mai proposto un progetto d’inglese con bambini così piccoli. Il gruppo sezione formato da 30 bambini di tre anni ha perciò partecipato alle attività di un’ora con la compresenza delle due insegnanti e dell’esperta. La metodologia adottata è stata talmente coinvolgente che i bambini sono stati ammaliati e coinvolti dal personaggio di “Madre Natura” che li ha introdotti alla lingua straniera in maniera giocosa. Attraverso infatti dei giochi di movimento, delle canzoncine in inglese e dei libri in inglese, i bambini si sono trovati immersi in questo linguaggio a loro sconosciuto e lo hanno potuto esplorare in maniera giocosa e divertente. I bambini apprendono facilmente la lingua straniera, quando c’è una persona che li fa giocare comunicando sempre in lingua inglese. Tuttavia alla fine dell’anno ci siamo rese conto in accordo con l’esperta che sarebbe stato meglio lavorare in piccoli gruppi.
Il secondo anno i bambini hanno giocato con “Penny”, la pittrice, e questo ultimo anno invece è “Glory the explorer” il personaggio che ha guidato le attività-gioco. Si fanno due gruppi di bambini per circa 45 minuti.
A nostro parere la carta vincente di questi progetti svolti con l’esperta Marcella Larosa, è proprio la metodologia adottata: il pane quotidiano dei bambini è il gioco, quando ogni proposta didattica viene presentata sotto forma di gioco, poco importa ai bambini se si parla in italiano, inglese o spagnolo, loro seguono e ci stanno perché si divertono a giocare! Quando poi l’esperta, attraverso le sue performance, sa con una maestria quasi teatrale, trasportare i bambini in mondi fantastici e i bambini ci rimandano il loro coinvolgimento affezionandosi tanto a lei, è evidente l’esito positivo del progetto.
Inoltre noi sappiamo bene che giocando imparano anche la lingua, quasi senza accorgersene, proprio perchè ogni proposta viene presentata in maniera coinvolgente e attraente per loro. Pur non essendo un obiettivo del progetto arrivare alla produzione linguistica in inglese, spesso i bambini riportano le parole, frasi e i giochi che li hanno divertiti.
Noi riteniamo che, grazie al piccolo contributo economico dato dai genitori, abbiamo potuto dare una grande opportunità ai nostri bambini nel partecipare con continuità ad un percorso in inglese che certamente, tra le altre cose, avrà stimolato in loro una maggiore apertura mentale, utile in ogni campo e per tutti gli apprendimenti futuri.
Le maestre Monica Scheda e Lisa Subini
SCUOLA DELL’INFANZIA GIARDINO D’INFANZIA – IMOLA